Il diario del Giro d’Italia: Fabio Aru (diciannovesima tappa)

di Marco Pastonesi

Cervinia (Aosta), venerdì 29 maggio 2015

Cento anni fa i bersaglieri-ciclisti. Oggi i corridori-postini. Che per “Libri in Giro” e la Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza scrivono una pagina del diario della corsa

Gravellona Toce (Vco)-Cervinia (Aosta) di 236 chilometri

Fabio Aru (Astana)

Ho urlato di gioia, di liberazione, di felicità. Ho urlato perché non potevo farlo quando stavo male. Ho urlato perché ho vinto. Primo. E’ un’emozione impossibile da descrivere a parole, a frasi, a concetti. Per esprimerla, bisogna soltanto urlare.

E’ dallo scorso novembre che mi preparo per questo Giro d’Italia. Uscite, allenamenti, lavori. Raduni, ritiri, anche in altitudine. Poche corse, più per verificare che per competere. Tutto concentrato su queste tre settimane. Non solo io, ma anche il mio gruppo, compagni che sono diventati amici. Nel condividere fatiche e sacrifici, obiettivi e gare, tappe e classifica.

Ho 24 anni e mi ritengo privilegiato, perché faccio quello che voglio: andare in bici. E’ la mia passione da quando, fra calcio e tennis, ho scelto la bicicletta. E poi ho cominciato a gareggiare. E poi ho visto il Giro passare, in Sardegna, e quel giorno ho deciso che avrei voluto fare parte anch’io del gruppo.

Ci sono stati giorni in cui sono stato male: mal di stomaco, mal di pancia, non so, ma faticavo ad alimentarmi e mi ritrovavo svuotato di energie. Però, come dice Contador, sono proprio i giorni di crisi a farti capire chi sei, come sei, e se meriti un Giro d’Italia.

Mi sto facendo le ossa, prima da dilettante, poi da professionista. Tutto serve, tutto aiuta: sconfitte e vittorie, compagni e avversari. Quest’anno mi sono preso nuove responsabilità e pressioni, ma responsabilità e pressioni non mi spaventano, anzi, mi spingono. Domani – come nel film “Via col vento” – è un altro giorno. E bisogna ripartire sempre da zero.

Arrivo: 1) Fabio Aru (Astana) in 6.24’13” alla media di 36,854 km/h, 2) Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin) a 28”, 3) Rigoberto Uran (Etixx-Quick Step) a 1’10”.

Classifica: 1) Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), 2) Fabio Aru (Astana) a 4’37”, 3) Mikel Landa (Astana) a 5’15”.