Sulle tracce di Alessandro Tagliolini

SABATO 10 NOVEMBRE – ITINERARIO A PIEDI

ore 10 – Quartiere Balduina

NEL SEGNO DI ALESSADRO TAGLIOLINI

Conducono Patrizia Hartman, attrice e Carlo Sassetti docente di restauro Accademia di Belle Arti di Carrara
Reportage fotografico in collaborazione con Pierfrancesco Giordano docente di fotografia dell’Accademia di L’Aquila

La prima di quattro esplorazioni urbane dedicata allo scultore, paesaggista e storico dei giardini. Un viaggio tra letteratura, arte e urbanistica alla ricerca di altorilievi, fontane e sculture presenti nei quartieri residenziali romani costruiti dagli anni Sessanta.  Letture da autori vari e scritti dell’artista.

Partenza: Stazione Roma Balduina treno urbano Roma Cesano

Arrivo: Via Fusco

Percorso: Km 5 circa

Durata 3 ore

per tutti

 
NEL SEGNO DI ALESSANDRO TAGLIOLINI

Il percorso si svolge sulle strade della Balduina: nei cortili, negli androni e nei giardini delle palazzine e dei complessi abitativi del quartiere. Partendo da Via Ugo de Carolis si possono ammirare gli interventi artistici che lo scultore paesaggista Alessandro Tagliolini (1931-2000) realizzò tra il 1958 e il 1962. Lungo questo itinerario incontriamo sculture figurative realizzate in cemento, a tutto tondo o a rilievo; bassorilievi di gesso e sabbia che decorano androni e in alcuni casi, dei dipinti murali, opere dalli quali trapela un’equilibrata inclusione di motivi dedotti dalla scultura arcaica italica, dall’arte precolombiana e dal muralismo messicano, studiati dal maestro durante il suo lungo soggiorno in America Latina.
Nella fontana in cemento di Via Pereira 190, realizzata nel 1968, Tagliolini ha maturato una nuova visione della scultura nel suo divenire nello spazio urbano; scompare qualsiasi riferimento figurativo per lasciar spazio alla metamorfosi dei volumi geometrici in forme organiche apparentemente modellate dall’acqua. Infine si giunge alla grande fontana in acciaio di Via Fusco 104 del 1974, dove il rapporto tra la scultura e l’architettura scompare prediligendo quello con lo spazio aperto e il giardino, forme plastiche che emergono dalla terra, come un “fiore che sboccia” riflesse in uno specchio d’acqua disegnato, inserito nel tracciato del giardino.

ALESSADRO TAGLIOLINI (1931 – 2000)

La sua prolifica attività si è svolta in campo internazionale, la sua opera (monumenti, fontane, parchi e giardini) si esplica nella costante ricerca del rapporto tra uomo e ambiente, da lui studiato anche sul piano teorico. Ha scritto numerose monografie e saggi, partecipando con enorme impegno nella salvaguardia del patrimonio italiano dei Parchi e Giardini. Ha ricevuto il Premio nazionale Ministero della Pubblica Istruzione per la Giovane Scultura Italiana e il Premio Pietro Porcinai per il progetto e la realizzazione del Giardino delle Terme di Sciacca. E’ stato membro del Comitato Nazionale per i Giardini Storici del Ministero dei Beni Culturali , vicepresidente del A.I.A.P.P.,  ha creato e diretto la rivista Architettura del Paesaggio e fondato l’Archivio Italiano dell’Arte dei Giardini, a S.Quirico d’Orcia e il Centro Studi Giardini Storici  e Contemporanei a Pietrasanta